Bologna in Lettere 2020 – Le nostre (de)posizioni – Alberto Masala

 

Il titolo del libro, Le nostre (de)posizioni (Bonanno editore), ricalca e deforma il titolo di un volume di Corrado Costa (Le nostre posizioni). Perché Costa? Perché Costa rappresenta una delle eredità non raccolte dalla contemporaneità poetica emiliana, perché era anch’esso emiliano, perché è citato in epigrafe, perché diceva che: “ Il luogo della poesia torna sempre fuori, anche se il poeta è senza luogo”, ma è anche vero che il luogo del poeta si trova dove il poeta in quel determinato momento opera o, se preferite, fa opera-di-sé. Ed è anche per queste ragioni che, in quella che è la nostra delimitazione territoriale, i confini tra nativo e straniero dovrebbero essere definitivamente aboliti.

Si potrebbe dire, tanto per cominciare, che l’approccio di Enzo Campi sia francesista e quello di Sonia Caporossi sia germanista, almeno dal punto di vista filosofico. I lettori si troveranno di fronte a una prima parte più combinatoria e a una seconda parte più analitica. Ognuno dei due autori si getta nella visitazione di 10 poeti contemporanei che hanno qualcosa a che fare con l’Emilia Romagna, in qualità di nativi residenti, nativi deterritorializzati e stranieri adottati. Non sappiamo se si sentisse effettivamente il bisogno di un saggio che facesse il punto o  che disseminasse punti di vista e di ascolto ulteriori a ciò che viene «spacciato» come  poetico in Emilia Romagna. Fatto sta che quest’opera, almeno nelle intenzioni a monte, non intende colmare presunte lacune né tantomeno veicolare dogmi inalterabili  o concetti inappuntabili.

Si parte da due  punti fermi, forse gli unici dati di fatto dell’intera opera  (tutta l’opera verte difatti sull’attraversamento incondizionato del registro dei possibili): da un lato il rifiuto categorico di una scala oggettiva di valori e dall’altro lato la trans-territorialità.

In poesia, oggi come oggi, sarebbe deleterio nonché inutile redigere una classifica e operare in base a presunte differenze di valore. In poesia quindi non si dà oggettività, ma questo non vuol dire che si debba operare tenendo conto della propria soggettività, ovvero del proprio gradimento verso una o più poetiche specifiche. Difatti gli autori che vengono visitati dalle penne dei due critici sono stati scelti, tra i tanti papabili, solo per la possibilità che hanno le loro poetiche di ricondursi a una serie di concetti che vengono, di volta in volta, affrontati nel corso del lavoro.

Resta da precisare che gli autori non saranno trattati nello specifico di una determinata opera ma nell’insieme della loro produzione complessiva e, soprattutto, tenendo conto del loro modo di approcciarsi o di rendersi prossimi a quella che è l’unica costante a cui tutti i praticanti della scrittura dovrebbero relazionarsi, ovvero all’estensione, alla messa in atto di un gesto, in due sole parole: al conferimento di energia e tensione al testo. Il tutto all’insegna di una tecnica, di un metodo e quindi di una presunta maturità di linguaggio. Per queste (e altre) ragioni, in linea di massima,  non si è tenuto conto di autori sicuramente  meritevoli ma con all’attivo una sola opera o comunque poco più che esordienti. 

Così come è giusto che sia, al di là dell’impostazione generale, essendo due le penne scriventi ci si troverà dinanzi a due diversi approcci e a due diverse focalizzazioni dei punti salienti da argomentare.

L’opera consta quindi di due parti. La prima parte  a cura di Enzo Campi tratta le poetiche di Alessandro Assiri, Giorgio Bonacini, Vito Bonito, Martina Campi, Mariangela Guatteri, Gian Ruggero Manzoni, Lorenzo Mari, Giusi Montali, Giancarlo Sissa, Maria Luisa Vezzali. La seconda parte, a cura di Sonia Caporossi, tratta le poetiche di Gian Maria Annovi, Vincenzo Bagnoli, Alberto Bertoni, Alessandro Brusa, Adriano Engelbrecht, Mariangela Gualtieri, Alberto Masala, Gabriella Montanari, Maria Pia Quintavalla, Sergio Rotino.

 

 

Alberto Masala. Sardo, vive a Bologna. Poeta e scrittore plurilingue (che spesso mescola in un originale “linguaggio di confine”). Pubblica in Italia, USA, Francia. È in raccolte in Italia, Francia, Spagna, Germania, Ungheria, Russia, Albania, Bosnia, USA, Iraq. Traduttore (Kerouac, Ferlinghetti, Pey, Malina, Mereu, Hawad, Zurita). Nel suo percorso, oltre la direzione di progetti artistici in Europa (Berlino, Amsterdam, Salonicco, Bologna, Sardegna), anche performance, teatro, cinema, radio. Ha pubblicato opere musicali (scrivendone anche le ritmiche e gli andamenti) e collabora con musicisti di varie parti del mondo con cui lavora in concerto dal vivo.

 

bibliografia essenziale (libri e libretti)

 

Sull’obiettività dell’arte (ETL 1992), all’infinito (ed. d’arte con immagini di Anton Roca, Bologna 1993; Mi sono abitato sempre poco (ETL, Bologna 1996), Ma dobbiamo farci sempre riconoscere? (ETL, Bologna 1996), ab angelo (ETL/Società di pensieri, Bologna 1996), ditemi dov’è in vendita poesia (La Volpe e l’Uva, Bologna 1998), Per Joseph Beuys, con R. Barbanti, L. Bolognesi, A. Roca. Ravenna (Montanari, 1998), Mediterranea, con le foto di Massimo Golfieri. Nuoro (Il Maestrale, 2000), Proveniamo da estremi (libro+CD) con Fabiola Ledda e Antonio Are. Bologna (Erosha/ETL 2002), TALIBAN, i trentadue precetti per le donne, ETL, 2001 (Bilingual edition translated from the Italian by Jack Hirschman and Raffaella Marzano. Italia/USA; ETL/Suoninversi (seconda ed. 2007); Traduit de l’italien par Ambre Murard. Buzet sur Tarn, France. N&B éditions, 2003; Riedizione. Berkeley, USA: C.C. Marimbo, 2013), Nit de la poesia (Arola Editors, Tarragona, Spagna, 2005), In the Executioner’s house, translated by Jack Hirschman, Berkeley, USA: C.C. Marimbo, 2003 (2 ed. 2007), Geometrie di libertà, con Luca Panzavolta e Antonio Barocci. Arezzo (ZONA, 2004), Alfabeto di strade (ed altre vite), Nuoro (Il Maestrale 2009 – 2^ ed. 2011), Paesaggi d’Autore con Marcello Fois (Diabasis 2010), Mercy, Mercy, Mercy, a continuum for Jaco Pastorius (Santannarresi Jazz 2011), Geometrie di libertà. Terza scrittura, con Alessandro Giammei e Marzia D’Amico. Nuoro (Il Maestrale, 2012), La formula esatta della rivoluzione – romanzo con Marcello Fois e illustrazioni di Otto Gabos (Istos 2016), BUSHIDO (CD+ libro) con Marco Colonna (sax baritono solo). Prod. SetolaDIMaiale-Fonterossa-Amirani 2017, Alphabet of streetsraccolta curata da Jack Hirschman, tradotta da Jonathan Richman. USA (Marimbo 2016),Piangete Bambini! poesie per bambini illustrate da Daniela Pareschi (Il Barbagianni, 2016), A Gaza -tiratura limitata- Heket (2018)

 

www.albertomasala.com

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