Bologna in Lettere 2020 – Giusi Drago, Marianne Boutrit – Casa, a casa adesso

 

Giusi Drago, nata a Trento, vive a Milano. Ha pubblicato Partiture della memoria in 7 poeti del premio Montale (Scheiwiller, 1995), La pazienza della mano (Nicolodi, 2005), la plaquette Delta Dunării per i tipi de Il ragazzo innocuo (2011), Tempo negoziato (La Camera verde, 2014) e Correggere le diottrie (Oèdipus, 2019, Premio Bologna in Lettere 2020). Nel 2011 ha ricevuto il Premio italo-tedesco per la traduzione letteraria (Nachwuchspreis) con È morto Tito di Marica Bodrožić (Zandonai, 2010). Ha tradotto, fra gli altri, Carl Gustav Jung, Gustav Meyrink, Rainer Maria Rilke e Robert Walser. Dal 2001 al 2005 ha diretto la rivista “Dialogica. Semestrale di ricerca e culture letterarie”. È tra i redattori del blog “Perìgeion – un atto di poesia”.

 

 

Nata a Nancy, Marianne Boutrit ha completato i suoi studi allʼEcole Nationale Louis Lumière di Parigi prima di trasferirsi in Italia. Ha cominciato la sua attività a Firenze lavorando in studi fotografici. Si è trasferita a Milano agli inizi degli anni ’90, dove ha aperto la propria attività specializzandosi nello still life per la pubblicità e lʼindustria. Contemporaneamente ha sviluppato il suo linguaggio nellʼambito della narrazione fotografica che l’ha portata a partecipare a mostre personali e collettive. Dal 2007 cura l’immagine per film di animazione con  Console e Mangano. L’ultimo corto Le dieci cadute ha vinto il premio “Lorenzo Vecchio” al Magma Film Festival di Acireale nel 2012. Dal 1995 insegna Tecnica di Camera Oscura allʼIstituto Europeo di Design di Milano.