Bologna in Lettere 2021 – Lodo Guenzi/Nicola Borghesi – Omaggio a Massimiliano Chiamenti

Bologna in Lettere 2021

Il Festival online

 

COLPI DI VOCE

 

Lodo Guenzi / Nicola Borghesi

Una storiella per bambini cattivelli

Omaggio a Massimiliano Chiamenti

 

 

 

 

Lodovico Guenzi, meglio conosciuto come Lodo, è un attore, cantante e musicista bolognese. Si è diplomato all’Accademia di Arte Drammatica Nico Pepe di Udine e da allora porta avanti un proprio percorso teatrale, collaborando tra l’altro con il progetto bolognese Kepler-452. Fin da piccolo unisce alla passione per il teatro quella per la musica: ha lavorato presso la radio locale bolognese Radio Città Fujiko e nel 2009 ha fondato la band Lo Stato Sociale, con Alberto Guidetti e Alberto Cazzola, a cui si sono poi uniti Enrico Roberto e Francesco Daicchio. Il gruppo ha esordito nel 2010 con l’EP Welfare Pop, seguito l’anno successivo da un secondo EP intitolato Amore ai tempi dell’Ikea. La loro carriera è poi proseguita con quattro album: Turisti della democrazia (2012), L’Italia Peggiore (2014), Amore, lavoro e altri miti da sfatare (2017), Primati (2018) e Attentato alla musica italiana (2021). Lodo Guenzi è stato giudice della trasmissione televisiva X-Factor nel 2018 e insieme ad Ambra Angiolini ha presentato le edizioni del 2018 e del 2019 del Concerto del primo maggio a Roma.

 

 

 

Nicola Borghesi, classe 1986, è attore, regista, drammaturgo, direttore artistico per la compagnia Kepler-452 di cui è anche fondatore. La sua indagine si focalizza soprattutto sull’invenzione di dispositivi artistici di messa in scena della realtà: realizza reportage teatrali, coinvolge non professionisti (o attori-mondo), esplora luoghi poco frequentati per raccontarli, crea e armonizza, sulla base di libere associazioni, gruppi improbabili di esseri umani. È inventore del Festival 20 30 di Bologna, che negli ultimi quattro anni si è fatto carico di raccontare in scena una generazione. Realizza, insieme a Kepler-452, “Il giardino dei ciliegi – Trent’anni di felicità in comodato d’uso” prodotto da ERT-Emilia Romagna Teatro e vincitore del Premio Rete Critica 2018 come miglior spettacolo, “F.- Perdere le cose” e i progetti di teatro partecipato “Comizi d’amore”, “La grande età” e “La rivoluzione è facile se sai con chi farla”. Durante il periodo pandemico è inventore e realizzatore, insieme alla sua compagnia, di format “interstiziali” che si insinuano negli spazi in cui è possibile fare teatro, come “Lapsus Urbano / Il primo giorno possibile” e “Consegne”. È diplomato alla Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine, dove è anche insegnante, e ha frequentato l’Ecole des Maîtres. I suoi spettacoli sono stati prodotti da ERT-Emilia Romagna Teatro, Ravenna Festival, Accademia Perduta, Fondazione Del Monte di Bologna e Ravenna, Rai Radio3, Trasparenze Festival.

 

 

 

 

Massimiliano Chiamenti è stato scrittore, traduttore, filologo, cantante e performer. Attivo a Firenze, dove è nato, e a Bologna, ha collaborato con svariate riviste culturali e letterarie fra cui Argo, Semicerchio, Nuovo Rinascimento, Lingua Nostra, Inutile, Il filo rosso, L’Area di Broca. Ha tradotto in italiano testi di Diane Di Prima, Joanne Kyger, Lawrence Ferlinghetti, Edward Sanders, Katarina Frostenson, Vincent O’Sullivan, Charles Simic, Ezra Pound, Philip Lamantia. È stato fondatore e cantante della band Emme, che ha pubblicato nel 1998 il CD omonimo (Homesleep Records) e nel 1999 “Storyboard 1999” (City Ligths Italia). Ha scritto numerosi e apprezzati saggi su Dante Alighieri e ha curato l’edizione critica del Comentum super poema Comediae dantis. Tra le sue più recenti pubblicazioni i libri di poesia Free Love (Giraldi, 2008), evvivalamorte (Le Cáriti, 2010), egiemme (Polìmata, 2011), la raccolta di racconti Scherzi? (Giraldi, 2009) e la raccolta di poesie, poesie in prosa, testi di canzoni e scene teatrali Paperback Writer (Gattogrigio, 2009). Quest’anno ricorre il decimo anniversario della sua morte, avvenuta il 3 settembre 2011 a Bologna.