Bologna in Lettere 2019 – Le nostre (de)posizioni – Un assaggio del progetto e del libro che ne verrà

Enzo Campi, Sonia Caporossi

 

Le nostre (de)posizioni

 

 

 

Saggio di Critica Letteraria

di prossima pubblicazione per i tipi di

Carteggi Letterari

(settembre/novembre 2019)

 

 

Un assaggio in progress dell’opera avrà luogo sabato 4 maggio negli spazi di FactoryBo, in via Castiglione 26, ore 19 a Bologna.

 

Saranno presenti

Alessandro Assiri

Vito Bonito

Martina Campi

Lorenzo Mari

Giusi Montali

Giancarlo Sissa

Maria Luisa Vezzali

 

Cura e introduzione critica  Enzo Campi

Coordinamento audio-visivo Mario Sboarina

 

 

 

Non sappiamo se si sentisse effettivamente il bisogno di un saggio che facesse il punto o  che disseminasse punti di vista e di ascolto ulteriori a ciò che viene «spacciato» come  poetico in Emilia Romagna. Fatto sta che quest’opera, almeno nelle intenzioni a monte, non intende colmare presunte lacune né tantomeno veicolare dogmi inalterabili  o concetti inappuntabili.  Il fatto che poi a valle l’opera venga intesa o fraintesa attraverso considerazioni che esulano dalle intenzioni dichiarate sarà cosa da verificare col senno di poi, per quanto qualsiasi chiosa a posteriori non potrà comunque modificare né il testo che si è già consegnato alla fruizione né i punti di vista di chi scrive.

 

Si parte da due  punti fermi, forse gli unici dati di fatto dell’intera opera (tutta l’opera verte difatti sull’attraversamento incondizionato del registro dei possibili): da un lato il rifiuto categorico di una scala oggettiva di valori e dall’altro lato la trans-territorialità.

 

In poesia, oggi come oggi, sarebbe deleterio nonché inutile redigere una classifica e operare in base a presunte differenze di valore. In poesia quindi non si dà oggettività, ma questo non vuol dire che si debba operare tenendo conto della propria soggettività, ovvero del proprio gradimento verso una o più poetiche specifiche. Difatti gli autori che vengono visitati dalle penne dei due critici sono stati scelti, tra i tanti papabili, solo per la possibilità che hanno le loro poetiche di ricondursi a una serie di concetti che vengono, di volta in volta, affrontati nel corso del lavoro.

Resta da precisare che gli autori non saranno trattati nello specifico di una determinata opera ma nell’insieme della loro produzione complessiva e, soprattutto, tenendo conto del loro modo di approcciarsi o di rendersi prossimi a quella che è l’unica costante a cui tutti i praticanti della scrittura dovrebbero relazionarsi, ovvero all’estensione, alla messa in atto di un gesto, in due sole parole: al conferimento di energia e tensione al testo. Il tutto all’insegna di una tecnica, di un metodo e quindi di una presunta maturità di linguaggio. Per queste (e altre) ragioni, in linea di massima,  non si è tenuto conto di autori sicuramente  meritevoli ma con all’attivo una sola opera o comunque poco più che esordienti.

 

L’altro dato di fatto consiste nell’individuazione di tre diverse fasce di «umanità» che possiamo sintetizzare più o meno così: nativi residenti, nativi deterritorializzati, stranieri adottati. Una scelta sì obbligata ma necessaria, vuoi solo per rendersi il più possibile immanenti e per rispecchiare quella che è la vera situazione sociale in cui ci troviamo a vivere e dove, per fortuna, la moltiplicazione e l’amalgama delle radici rappresenta l’unica costante di cui tenere conto.

 

Così come è giusto che sia, al di là dell’impostazione generale, essendo due le penne scriventi ci si troverà dinanzi a due diversi approcci e a due diverse focalizzazioni dei punti salienti da argomentare.

 

 

L’opera consta quindi di due parti.

 

La prima parte  a cura di Enzo Campi tratta le poetiche di Alessandro Assiri, Giorgio Bonacini, Vito Bonito, Martina Campi, Mariangela Guatteri, Gian Ruggero Manzoni, Lorenzo Mari, Giusi Montali, Giancarlo Sissa, Maria Luisa Vezzali

 

La seconda parte, a cura di Sonia Caporossi, tratta le poetiche di Gian Maria Annovi, Vincenzo Bagnoli, Alberto Bertoni, Alessandro Brusa, Adriano Engelbrecht, Mariangela Gualtieri, Alberto Masala, Gabriella Montanari, Maria Pia Quintavalla, Sergio Rotino

 

 

 

 

 

 

 

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Un particolare ringraziamento a Natàlia Castaldi e alle Edizioni Carteggi Letterari che hanno inteso assecondare il progetto attraverso la pubblicazione.

 

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Nel corso della prossima stagione del Festival verranno organizzate due giornate interamente dedicate al progetto.