Premio Bologna in Lettere -Sezione D (Poesia Orale e Performativa)- Le esibizioni dei finalisti

Bologna in Lettere 2023
Festival Multidisciplinare internazionale
Venerdì 12 maggio ore 20.00
FactoryBo, Via Castiglione 26
Spoken Word
Esibizione dei 10 finalisti del Premio Bologna in Lettere
Sezione D (Poesia orale e performativa)

 

 

Il Comitato Bologna in Lettere

e la giuria formata da Dome Bulfaro, Marthia Carrozzo, Nicolas Cunial

sono lieti di comunicare ufficialmente i 10 autori finalisti

 

Luca AngiusC14

Mara Cortázar – Ecco

Maria Pia Dell’OmoWinter

Lella De MarchiSoltanto le cose

Francesco Gaggi Blues della notte del vento

Marilina Giaquinta – Scendono tutti alla stessa fermata

Claudia Arianna Greco – Avanzo

Lina Scarpati ManotasLos Márgenes

Francesco PalmieriPapaveri in pannolenci

Anna SchirruMi sono infognata nei traumi infantili e scusami se oggi ho l’ansia

 

Dhyano Luca Angius

Sono un produttore creativo, poeta performer e artista multimediale residente nel Regno Unito sin dal 1997 dove ho continuato a scrivere in italiano, ed ho accumulato un’enorme quantità di  materiale. Tutto il mio lavoro è completamente inedito per il semplice fatto che, come poeta, fin dall’inizio nei primi anni a Bologna e Bolzano, poi a Firenze, quindi a Londra e infine in Cornovaglia, dove risiedo adesso, mi sono sempre dedicato totalmente alla poesia performativa, ignorando completamente il mondo dell’editoria che fino ad ora ho sempre visto come troppo complicato da approcciare. Oltre alla mia attività letteraria, lavoro anche come artista multimediale con lo pseudonimo di Dhyano. Il mio approccio alla poesia è lo stesso che utilizzo come artista visivo o sonoro e si concentra interamente nell’interagire con l’aspetto astratto della realtà alla ricerca di quelle sottigliezze di stati psicologici e spirituali, che forse sono universali. La Performance multimediale per me è una necessità. Come ha detto Leonardo, le parole sono una povera risorsa per catturare complessità. Il testo è solo il punto di partenza della poesia.

 

Mara Cortázar

 

Nasce a Roma nel 1975. Autrice e interprete di canzoni, nel corso degli anni ha dato vita e partecipato a diversi esperimenti musicali, in chiave elettronica e non. Nel 2020 in piena autoproduzione pubblica “La sera leoni”, un’audioraccolta di poesie disponibile anche in braille. Pubblica a gennaio 2022 per l’editrice Sem Plumas “Anatemica”, un poema sul corpo parlante che porta in scena con voce e synth. Ha collaborato con alcune radioweb e  lavora alla produzione di podcast sulla poesia e l’ascolto della voce degli autori. Fonda il contenitore audiodigitale “Radio Schianto” liberamente ispirato alla poesia nelle sue varie declinazioni. Negli anni ha organizzato eventi di Microfono Aperto per incoraggiare la libera partecipazione artistica. Partecipa alla redazione di “HPO, scritture capitali” rivista romana di poesia. Negli ultimi anni il suo lavoro si concentra sul rapporto fra poesia e oralità, alla ricerca del nodo di fusione fra segno e voce.

 

Maria Pia Dell’Omo (Foto di Pasquale Foggia)

Maria Pia Dell’Omo è promotrice e organizzatrice di eventi culturali, a Caserta, tesi a valorizzare i talenti artistici del territorio. Ha collaborato con diverse testate e lit-blog. È editor di volumi poetici e di narrativa gotica, conduce workshop di scrittura creativa. Organizza gare di slam poetry come membro del collettivo Caspar – Campania Slam Poetry. Grazie agli studi in recitazione ha sviluppato un approccio performativo alla poesia (Finalista per la sezione poesia performativa del Premio Casa Museo Alda Merini, 2016) e se ne avvale per trattare tematiche sociali.
Tra i suoi lavori di teatralizzazione della letteratura, le pièce “Essere Bukowski” e “Baudelaire e i suoi demoni”, rappresentate all’interno del festival “Un borgo di libri”.
Oltre a organizzarne, è ospite presso mostre, manifestazioni, happening, incontri letterari.
Ha fondato nel 2017 il podcast: “RadioSonetto”.

 

 

Lella De Marchi

Poeta autrice performer.

Si è laureata a Bologna, in Lettere Moderne (indirizzo Storia dell’Arte Contemporanea). Ha seguito corsi di sceneggiatura, con Ugo Pirro e Tonino Guerra, corsi di scrittura creativa, con Andrea Camilleri, corsi di lettura espressiva ad alta voce, laboratori di teatro, e corsi per scrivere serie tv.

Ha pubblicato i libri di poesia: “La spugna” (Raffaelli 2010), “Stati d’amnesia” (Lietocolle 2013), “Paesaggio con ossa” (Arcipelago Itaca 2017) e “Ipotesi per una bambina cyborg” (Transeuropa 2020), vincitore del Premio Inedito Colline di Torino 2019. Ed un libro di racconti brevi “Tutte le cose sono uno” (Prospettiva Editrice, 2015).

Ha ottenuto molti premi, sia con l’edito che con l’inedito, ed è inclusa in molte antologie di poesia contemporanea, cartacee e virtuali.

Alcuni suoi testi sono tradotti in catalano, castigliano, inglese, francese, rumeno, arabo.

Accompagna la scrittura nel mondo performandola, in reading, azioni sonore, poetry slam. Ha realizzato diverse azioni poetiche, con musicisti pittori fotografi cantanti attori. E’ la voce e i testi di “Onoranze De Marchi Madau”, in duo con la musicista, compositrice e performer Adele Madau. “Liturgia cyborg” è la loro opera prima, una performance di musica elettroacustica e poesia, interattiva, multidisciplinare ed inclusiva.

E’ diplomata al CET di Mogol, come autrice di testi di canzone.

Si occupa di poesia contemporanea, scrivendo recensioni e prefazioni a libri.

Francesco Gaggi

Scrivo versi su biglietti obliterati che poi dimentico. Sono appassionato di storia delle scoperte geografiche e astronomia. Bazzico per i quartieri periferici della mia città ascoltando la lirica e il jazz. Alterno un lucido razionalismo a momenti di eroico furore. Non ho ancora pubblicato nulla di significativo. Sono impegnato a scrivere un grande poema sulla filosofia di Leibniz.

Marilina Giaquinta

 

Catanese di nascita e di vita, laureata in Giurisprudenza e in Scienze della P.A., è dirigente superiore della Polizia di Stato in quiescenza. Dopo aver collaborato, come borsista, con il professore Massimo D’Antona, allora titolare della cattedra di Diritto del Lavoro, ha superato il concorso per Commissario, occupandosi, per più di venti anni, di immigrazione, dirigendo i servizi degli sbarchi lunghe le coste etnee e dirigendo, da ultimo, i servizi disposti in occasione dell’arrivo al Porto di Catania delle navi con a bordo gli immigrati salvati da naufragio al largo delle coste libiche. Ha tenuto corsi e conferenze in materia di immigrazione, anche in sedi universitarie.

Per questi motivi le è stata conferita dapprima l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica e poi di Ufficiale della Repubblica. Per meriti di servizio è stata altresì insignita del Premio Livatino.

Ha partecipato al progetto della Fondazione Treccani, tenendo laboratori di poesia per i ragazzi dell’Istituto Penale per Minorenni di Acireale. Pur essendo la scrittura una passione risalente, ha cominciato a pubblicare solo nel 2014, esordendo con una raccolta di poesie. Da allora, ha pubblicato sei libri, tre raccolte di poesia, due di racconti (l’ultima delle quali è stata tradotta in Germania) e un romanzo. Ha partecipato a diverse antologie con poesie e con racconti. Ha collaborato con il magazine del quotidiano La Sicilia, tenendo rubriche di racconti, e ha condotto per alcune radio programmi sulla poesia e la letteratura. Sue poesie sono state pubblicate su “Dedalus”, sulle riviste “Achab”, “Frequenze Poetiche”, su “il Verri” e nella rubrica “La bottega della poesia” del quotidiano “la Repubblica”. Negli ultimi anni è stata invitata a interpretare performance poetiche in giro per l’Italia, accompagnata da musicisti jazz.

Nel 2020 ha vinto il premio Anna Maria Ortese.  

Nel 2021 ha vinto: il premio Vittoria Aganoor Pompilj nell’ambito del Festival delle Corrispondenze, il premio Nabokov per la poesia edita, il premio Antica Pyrgos per la poesia inedita, il premio “Città di Sarzana” per la poesia inedita e per il romanzo edito. Si è classificata terza al premio Sygla ed è stata finalista per la poesia inedita al premio Zeno.

Nel 2022 ha vinto: il Premio Antica Pyrgos per la poesia edita, si è classificata seconda al Premio Città di Siena e si è classificata seconda per la silloge inedita ed al Premio Letterario Internazionale Xenia Book Fair di Reggio Calabria.  È stata finalista al Premio Mario Pannunzio di Torino per la poesia edita. Ha ricevuto il premio speciale della Giuria al Premio Letterario “Città di Latina” per la Silloge inedita ed è stata finalista per il racconto inedito e per la letteratura edita al Festival Internazionale “Inventa un Film” di Lenola.

Il monologo teatrale ispirato a Camille Claudel ha ricevuto la menzione d’onore della giuria al Premio Napoli Cultural Classic nel 2022 e il diploma d’onore nel premio per corti teatrali “Mara Chiarini” di Firenze nel 2023.

Attualmente e’ tra i finalisti del Premio Internazionale di Poesia dedicato a Leopold Sedar Senghor che verra’ assegnato a Maggio 2023 a Milano e del Premio Nazionale Poesia a Napoli 2022 che verra’ assegnato a fine Aprile.

Ha fatto parte della giuria del premio “Ercole Patti”, del premio Jacopo da Lentini, del premio Qulture per la poesia e del premio “Sygla” per la poesia. Fa parte della giuria del Catania Film Fest dal 2022.

Fa parte del comitato organizzativo e della giuria del Premio Nazionale Elio Pagliarani.

Bibliografia:

  • “Il passo svelto dell’amore”, Il Girasole edizioni (2014)
  • “L’amore non sta in piedi”, Melino Nerella edizioni (2015)
  • “Malanotte”, Coazinzola Press (2017)
  • “Stimmen in der Nacht”, Launenweber (2018)
  • “Addimora”, Manni Editori (2018)
  • “Non rompere niente” Euno edizioni (2020)
  • “Scienza d’amore”, Ensemble (2022)

Claudia Arianna Greco

Claudia Arianna Greco, scrittrice che ha scelto, a suo dire, di abitare in un posto dove casa confina col mondo e la porta socchiusa lascia spazio a parole e scambi umani. La sua è una ricerca che guarda all’oralità della poesia, ritrovando nel verso la sua funzione archetipa di connessione della contemporaneità con la profondità inesplorata del nostro io. La sua poesia come esercizio di immedesimazione nel vissuto, un verso che resta sulla sua pelle come una cicatrice e ci lascia spettatori di una parola che ritorna lingua madre.

Lina Scarpati Manotas

Giornalista e scrittrice colombiana specializzata in marketing culturale all’Università di Bologna, inizia la sua vocazione letteraria nella Rivista Viacuarenta (pubblicazione colombiana di ricerca culturale), che riprende in Italia entrando a far parte dello storico Gruppo ’98 Poesia, collettivo bolognese di poete femministe, dove indaga e scrive sulla visione interculturale di una donna immigrata e sul ruolo della donna nella società italiana. La sua raccolta di poesie inedite intitolata “Parole Radicate” è stata selezionata all’interno del prestigioso Festival PoemaRío.  Attualmente, fa parte della redazione della Fanzine e del blog dell’associazione Versante Ripido attraverso la sua rubrica “Spirali”.  Scrive articoli e reportage di politica internazionale, femminismo e cultura per giornali e portali di notizie colombiani come EL Heraldo, La Silla Vacia e Noticias Ya! Lavora come consulente di comunicazione e marketing.

Francesco Palmieri

Condannato alla vita fin dalla metà degli anni ottanta, Francesco Palmieri vive la sua giovinezza nella più profonda provincia foggiana. Certificato “maturo”, scappa verso la Capitale seguendo aspirazioni architettoniche. Roma regala cicatrici profonde che segnano e disegnano il suo modo di vivere, respirare e scrivere. 

Dal cuore al tacco. Emigra. 

Nel 2016 e per il resto della sua vita ha eletto il Salento come tana ideale. Ingordo di ogni forma d’arte, attivista bicisessuale, il suo cibo preferito è la musica, cura i mal di pancia con la poesia

Anna Schirru

Nata in Sardegna ad Iglesias, bolognese d’adozione. Dopo la laurea in lingue, varie fughe all’estero e innumerevoli corsi di teatro, ora si ritrova per metà settimana a lavorare in libreria. L’altra metà la passa a fare l’attrice e a provare a scrivere poesie, testi teatrali e un romanzo. Sogna di morire da vecchia, circondata da un numero imprecisato di gatti, guardando il mare.